Stop n.6b

"Sistema di faglie inverse"

Abbiamo percorso circa 70 metri lungo la galleria che ha notevolmente cambiato forma, in questa fase è
evidente l’aspetto tettonico del profilo. Infatti, questa forma a triangolo scaleno con la cuspide della volta è dato dalla discordanza angolare fra la giacitura del complesso sovrastante (a sinistra) è sensibilmente diversa da quella del substrato (parete destra). Notate, come abbiamo accennato prima, che scompaiono le forme arrotondate dei regimi di scorrimento a piena sezione perché, infatti, siamo vicini al punto di assorbimento e le portate anche se notevoli non hanno interessato tutta la sezione. Possiamo notare ancora che il concrezionamento interessa essenzialmente la parete sinistra a testimonianza del fatto che la percolazione avviene proprio da questo settore. Fra le concrezioni osservate questa sulla sinistra che può sembrare banale, ma contiene informazioni importanti sul processo di rinaturalizzazione in atto dopo l’interdizione del traffico veicolare.

​La concrezione di colore scuro, dovuto al ricoprimento di strati di polvere sollevata dai
mezzi e pure residui carboniosi degli scarichi, si sta ricoprendo di una patina di neoformazione di calcite bianca. Il bianco è dovuto al Carbonato di Calcio praticamente puro che si sta depositando. Generalmente nelle grotte turistiche raccontano la leggenda che l’accrescimento delle concrezioni è di un centimetro ogni 100-1000 o anche di più anni, questi numeri sono variabili secondo il livello di fantasia delle guide.
L’accrescimento delle concrezioni è in funzione di una serie di parametri che sono variabilissimi e vanno dalla portata dell’acqua di concrezionamento alla concentrazione della CO2 (anidride carbonica), dalla pressione parziale di quest’ultima, alla temperatura del sito. Insomma determinare la velocità è possibile solo con un
monitoraggio micrometrico. In questo caso possiamo dire che la patina bianca che state vedendo si è formata dal 1998 a oggi; a titolo di esempio possiamo dire che in una miniera del bresciano è stata ritrovata una scala
di legno che presenta dei ricoprimenti di calcite di oltre 40 centimetri e questo processo è avvenuto dagli anni 60 (periodo in cui la miniera era in esercizio) a oggi.